Chissà quante volte l’abbiamo vista spuntare dai nostri muretti a secco nelle passeggiate in campagna senza sapere che quella piccola felce chiamata ‘spaccapietre’ è un’importantissima erba officinale dalle riconosciute doti terapeutiche.
La presenta sul sito della Fondazione Veronesi Fabio Firenzuoli, responsabile del centro di ricerca e innovazione in fitoterapia e medicina integrata (Cerfit) dell’azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze: «Fra tutte le erbe officinali che nell’uso tradizionale vengono consigliate contro la renella e i disturbi infiammatori e dolorosi delle vie urinarie, emerge la cosiddetta erba ruggine o cedracca, nota come ‘spaccapietra’ che nasce tra le pietre e le rocce di muri a secco di campagna. Il suo decotto viene consigliato come diuretico in caso di calcolosi renale».
Il suo nome quindi fa riferimento non all’attitudine della pianta che per emergere fa capolino in mezzo alle rocce quasi spaccandole, ma alle sue doti curative che si sostanziano soprattutto nella sua capacità di ammorbidire e sciogliere i calcoli renali.
Rimedio naturale contro calcoli e renella
La spaccapietra utilizzata in passato come antinfiammatorio sia per uso esterno che interno, è così diventata la pianta per eccellenza delle infiammazioni del tratto urinario e della formazione di calcoli. Ma tante altre, dicono gli esperti, sono le sue qualità dal momento che contrasta le infiammazioni dei tessuti e calma gli spasmi, riduce la sensazione del dolore, protegge e depura il fegato, agisce favorevolmente sul funzionamento della cistifellea, elimina virus, batteri e vermi intestinali, ha un potere diuretico e aiuta a fare pipì, riduce la pressione arteriosa e migliora la digestione.
Insomma una serie di qualità che certamente non saranno taumaturgiche e non sostituiranno i medicinali ma che comunque possono essere d’aiuto per lenire alcuni fastidi, al perdurare dei quali è ovvio che occorra rivolgersi ai medici.
Preparazione dell’infuso
Mettere a bollire 2 litri d’acqua e una manciata di ‘spaccapietra’. Portare a ebollizione fino alla riduzione del liquido di circa la metà. Filtrare e lasciare riposare, quindi mettere l’infuso in frigo. Si consiglia di bere 3 tazzine di caffè per 3 volte al giorno prima dei pasti per 4 settimane.
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